Guida dell'amministratore di sistema di Linux: Versione 0.6.2 | ||
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Indietro | Capitolo 4. Uso dei dischi e di altre memorie di massa | Avanti |
Non è facile partizionare un disco nel modo migliore possibile. Peggio ancora, non c'è nessun modo corretto per farlo, sono coinvolti troppi fattori.
La procedura più comune da seguire è avere un filesystem radice (relativamente) piccolo, che contenga /bin, /etc, /dev, /lib, /tmp, ed altre cose necessarie per fare partire il sistema: in questo modo il filesystem radice (nella sua partizione o sul suo disco) è tutto quello che serve per avviare il sistema. Il ragionamento è che se il filesystem radice è piccolo e non viene usato pesantemente, è meno probabile che venga corrotto quando si ha un crash del sistema e quindi sarà più facile risolvere qualsiasi problema che si venga a creare. Poi si creano delle partizioni separate o si usano dischi separati per l'albero delle directory sotto /usr, le home directory degli utenti (di solito sotto /home) e lo spazio di swap. Separare le home directory (con i file degli utenti) in una partizione distinta rende più facili i backup, dato che spesso non è necessario farlo per i programmi (che risiedono sotto /usr). In un ambiente di rete è anche possibile condividere /usr tra svariate macchine (ad esempio usando NFS) e riducendo così lo spazio disco totale richiesto di diverse decine o centinaia di megabyte moltiplicato per il numero di macchine.
Il problema di avere molte partizioni è che ciò divide lo spazio libero totale in piccoli pezzi; oggigiorno che i dischi e (speriamo) i sistemi operativi sono più affidabili, molte persone preferiscono avere solo una partizione che contenga tutti i file. D'altra parte può essere meno doloroso fare il backup (e il restore) di una partizione piccola.
Per un hard disk piccolo (assumendo che non sviluppiate il kernel), il modo migliore è probabilmente avere una sola partizione. Per dischi grandi è probabilmente meglio avere alcune partizioni grandi, giusto in caso vada bene qualcosa (notate che `piccola' o `grande' sono termini usati in senso relativo: le soglie sono dettate dal vostro bisogno di spazio disco).
Se avete più di un disco potete pensare di tenere il filesystem radice (compreso /usr) su uno e le home degli utenti su un altro.
È una buona idea essere pronti a sperimentare un po' con diversi schemi di partizionamento (nel tempo, non solo alla prima installazione del sistema): è un lavoraccio, dato che richiede essenzialmente di reinstallare il sistema da zero diverse volte, ma è l'unico modo di essere sicuri di farlo bene.
Nella documentazione della vostra distribuzione di Linux troverete alcune indicazioni sullo spazio disco necessario per svariate configurazioni; i programmi installati separatamente possono fare lo stesso. In questo modo vi sarà possibile pianificare l'uso dello spazio disco, ma dovreste prepararvi per il futuro e riservare dello spazio extra per le cose di cui vi accorgerete di avere bisogno.
La quantità di spazio che vi serve per i file degli utenti dipende da cosa essi vogliono fare. Sembra che la maggior parte delle persone abbiano bisogno del maggiore spazio possibile per i propri file, ma la quantità con cui vivranno in pace varia molto: alcuni lavorano solo sui testi e sopravviveranno con qualche megabyte, altri fanno manipolazione pesante di immagini e avranno bisogno di gigabyte.
Tra l'altro, quando si paragonano le dimensioni dei file in kilobyte o in megabyte e lo spazio disco misurato in megabyte, è importante sapere che le due unità possono essere diverse. Alcuni produttori di dischi amano pensare che un kilobyte è 1000 byte e che un megabyte è 1000 kilobyte, mentre tutto il resto del mondo informatico usa 1024 per entrambi i fattori. Quindi, il mio hard disk da 345 MB in realtà è un hard disk da 330 MB[1].
L'allocazione dello spazio di swap viene discussa nella la sezione Allocare lo spazio di swap nel Capitolo 5.
Io avevo un hard disk da 109 MB; ora ne uso uno da 330 MB. Spiegherò come e perché ho partizionato entrambi.
Ho partizionato il disco da 109 MB in moltissimi modi, a seconda delle mie necessità e dei sistemi operativi che usavo: illustrerò due scenari tipici. All'inizio usavo l'MS-DOS insieme a Linux; per quello avevo bisogno più o meno di 20 MB di hard disk, o lo spazio appena sufficiente per avere l'MS-DOS, un compilatore C, un editor, pochi altri programmi, quello su cui stavo lavorando e un minimo per non farmi sentire claustrofobico. Per Linux avevo una partizione di swap di 10 MB ed il resto, cioè 79 MB, era una partizione singola con tutti i file che avevo sotto Linux. Ho sperimentato con delle partizioni radice, /usr e /home separate, ma non c'era mai abbastanza spazio disco libero insieme per fare molto di interessante.
Quando non ho più avuto bisogno dell'MS-DOS, ho ripartizionato l'hard disk in modo di avere una partizione di swap di 12 MB ed il resto di nuovo in un singolo filesystem.
Il disco da 330 MB è partizionato in diverse partizioni, così:
5 MB | filesystem radice |
10 MB | partizione di swap |
180 MB | filesystem /usr |
120 MB | filesystem /home |
15 MB | partizione di scratch |
Aggiungere altro spazio disco per Linux è facile, almeno dopo che l'hardware è stato installato correttamente (cosa che va oltre lo scopo di questo libro): si formatta, se necessario, poi si creano le partizioni ed i filesystem come è stato spiegato nei paragrafi precedenti e si aggiungono le linee adatte in /etc/fstab in modo che vengano montate automaticamente.
Il modo migliore per risparmiare spazio disco è evitare di installare programmi non necessari. La maggior parte delle distribuzioni hanno un'opzione per installare solo una parte dei pacchetti che contengono e analizzando le vostre necessità potrete accorgervi di non aver bisogno della maggior parte di essi. Vi aiuterà a risparmiare spazio disco, dato che molti programmi sono piuttosto grandi. Anche se avete bisogno di un pacchetto o di un programma particolare, non è detto che vi servano tutti. Ad esempio può non essere necessaria parte della documentazione in linea, o alcuni file Elisp di GNU Emacs, font di X11 o librerie di programmazione.
Se non potete disinstallare i pacchetti, potete provare con la compressione. I programmi di compressione come gzip o zip comprimono (e decomprimono) file individuali o gruppi di file. Il sistema gzexe comprime e decomprime i programmi in maniera invisibile all'utente (i programmi che non vengono usati vengono compressi e decompressi quando si usano), il sistema sperimentale DouBle comprime tutti i file di un filesystem in maniera invisibile ai programmi che li usano (se avete familiarità con prodotti come Stacker per l'MS-DOS, il principio è lo stesso).
[1] | Sic transit discus mundi. |